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Ergonomia sui luoghi di lavoro

Il rappresentante per la sicurezza dei lavoratori deve, spesso, leggere testi che trattano le problematiche dell’ergonomia; per questo riportiamo un breve glossario che specifici i principali termini utilizzati nel trattare questa materia.

ANALISI DEL COMPITO: tecnica che serve a rappresentare le azioni che l’utente deve eseguire per lo svolgimento di un compito. Il compito viene scomposto partendo dalla sua descrizione globale fino ad arrivare alla descrizione delle singole azioni necessarie per la sua esecuzione. Attraverso tale scomposizione in sottocompiti si ottiene una rappresentazione ad albero, di tipo gerarchico, di tutte le azioni richieste all’utente. L’analisi del compito si basa sulla creazione di un elenco di tutte le operazioni che l’utente deve eseguire e di tutte le informazioni che sono necessarie per raggiungere gli obiettivi.

ANALISI DELLAVORO: procedimento sistematico effettuato attraverso vari metodi di indagine (osservazione diretta, intervista, questionario) per ottenere informazioni concernenti la natura e le reali condizioni ambientali e strumentali in cui si svolge un certo lavoro.

ANALISI DELLE POSTURE A RISCHIO: metodo utilizzato per definire il rischio delle diverse posture assunte secondo dei criteri precisati; ad esempio, prevede la valutazione dei carichi articolari e discali.

ARTICOLAZIONE: punto di giunzione o di unione fra due o più ossa, in genere finalizzata ad assicurarne il movimento.

AZIONE TECNICA: azione comportante attività degli arti superiori; non va necessariamente identificata solo con il singolo movimento articolare, ma anche con il complesso di movimento di uno o più segmenti corporei che consentono il compimento di un’operazione.

CICLO: sequenza di azioni tecniche degli arti superiori di durata relativamente breve che viene ripetuta più volte sempre uguale a se stessa.

CICLO DI LAVORO: sequenza completa di operazioni elementari necessarie a svolgere una specifica attività o un compito particolare.

COMPITO: attività richiesta per raggiungere l’obiettivo.

COMPITO LAVORATIVO: attività di lavoro finalizzata all’ottenimento di un risultato specifico.

DESCRIZIONE DEL LAVORO: processo espresso per iscritto ed in forma standardizzata dei compiti e delle responsabilità proprie di una mansione, effettuato a seguito dell’analisi dei compiti più importanti e significativi di cui si compone una mansione. È finalizzata a diversi usi: selezione, orientamento, formazione, valutazione, ecc.

DEVIAZIONE RADIALE: curvatura della mano all’altezza del polso in direzione del pollice.

DEVIAZIONE ULNARE: curvatura della mano all’altezza del polso in direzione del mignolo.

FATICA: sforzo intenso e prolungato che porta all’indebolimento progressivo delle facoltà di resistenza fisiche o psichiche e ad una conseguente diminuzione della performance.

FLESSIONE: movimento che determina la diminuzione dell’angolo compreso fra le parti del corpo.

LUOGO DI LAVORO: luogo destinato a contenere posti di lavoro ubicati all’interno degli edifici d’impresa e/o dello stabilimento, compreso ogni altro luogo nell’area dell’impresa e/o dello stabilimento accessibile al lavoratore nell’ambito del suo lavoro (30/11/89 Dir. N. 89/654CEE – art. 2).

MANSIONE: insieme dei compiti attribuiti allo svolgimento di uno specifico lavoro o nell’esercizio di funzioni determinate.

MICROCLIMA: insieme dei parametri ambientali (temperatura, umidità, velocità dell’aria, etc.) che determina l’insieme degli scambi termici tra l’uomo e un ambiente confinato.

MUSCOLO-SCHELETRICO: tutto il complesso sistema che garantisce il sostegno ed il movimento del corpo umano; è composto non solo da muscoli e ossa, ma anche da nervi, tendini, cartilagini, giunture.

OCRA (Occupational Ripetitive Actions): procedura di analisi che consente di calcolare l’indice di esposizione ai rischi da parte dei lavoratori.

PERIODO DI RECUPERO: periodo di tempo, nel turno lavorativo, in cui non vengono svolto azioni tecniche, e durante il quale è presente una sostanziale inattività di uno o più gruppi mio-tendinei altrimenti coinvolti nelle precedenti attività lavorative (ad es. pause di lavoro, pause pranzo, presenza di periodi all’interno del ciclo, che comportano il completo riposo dei gruppi muscolari altrimenti impegnati, ecc). Il fattore di rischio è determinato dalla mancanza o dall’insufficienza della durata dei periodi di recupero.

POSTO DI LAVORO: luogo in cui una persona lavora.

POSTURA: complesso di meccanismi neuro muscolari per cui i muscoli striati ricevono sempre un’innervazione subliminale atta a mantenere gli atteggiamenti corporei della specie, nonché a facilitare la contrazione muscolare di tipo fasico quando stimolazioni riflesse o intenzionali modifichino la preesistente condizione di attività di riposo. Il fattore di rischio è determinato dalla presenza di posture incongrue e/o da una stereotipia di movimenti.

PROGETTARE: in ergonomia l’azione del progettare è intesa come un continuum di analisi-progettazionerealizzazione- verifica. L’azione progettuale, quindi, non si esaurisce con la realizzazione del prodotto e la sua immissione sul mercato, ma continua in azioni di verifica della congruenza del prodotto, con riferimento alle reali esigenze dei vari utilizzatori di quel prodotto, con riferimento alle reali esigenze die vari utilizzatori di quel prodotto in una costante ricerca tesa al miglioramento dell’equilibrio tra qualità, conoscenze scientifiche e tecnologiche, ed esigenze reali dell’utente.

PROGETTARE IL SISTEMA-LAVORO: in ergonomia il lavoro viene progettato nella sua globalità tenendo in considerazione il sistema uomo-macchina-ambiente in cui l’essere umano si trova ad interagire.

L’attenzione progettuale è rivolta all’uomo perseguendo il suo benessere.

PRONAZIONE: movimento di rotazione dell’avambraccio verso l’interno con il palmo della mano aperto verso il basso. Movimento opposto alla supinazione.

RACHIDE: struttura portante del nostro corpo costituita da ossa (vertebre), dischi intervertebrali, muscoli e legamenti.

REQUISITO: insieme di caratteri che connotano un’esigenza cui deve rispondere la prestazione o l’insieme di prestazioni di un oggetto (ambiente, prodotto, attrezzatura) considerato.

SUPINAZIONE: movimento di rotazione dell’avambraccio verso l’esterno, con il palmo della mano rivolto verso l’alto.