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I ribelli della privacy

Sempre più siti, giornali online soprattutto, schermano le loro pubblicazioni domandando agli utenti di fornire i propri dati personali per poter poi accedere, gratuitamente, ai contenuti delle pagine web. Moduli, campi da compilare, registrazioni.

Una noia e soprattutto una perdita di tempo. Ma dall’Australia un gruppo di ribelli della privacy ha trovato la soluzione per bypassare questo tipo di richieste: si chiama Bugmenot.com (letteralmente: nonmistressare.com) un sito che consente di venire a conoscenza dei login e delle password di migliaia di siti, in modo da non dovere rivelare le proprie generalità per leggere un articolo o ottenere informazioni.

Secondo quanto riportato dalla homepage di Bugmenot.com, sono già 14mila 429 i siti liberati dal novembre del 2003, ossia da quando il suo creatore iniziò la battaglia. Utilizzato da 10mila persone al giorno, Bugmenot.com non è l’unico sito del genere: per coloro che vogliono registrarsi senza usare le proprie generalità esiste Mailinator.net, mentre per coloro che voglio distruggere le e-mail non gradite è in funzione Spamgourmet.com.