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A rischio oltre la metà delle scuole

fonte INAIL

È allarme sicurezza nelle scuole dopo il crollo del soffitto dell’edificio scolastico Darwin di Rivoli, in provincia di Torino. […] Questa tragedia deve essere un momento di riflessione per tutta la società. Non possiamo lasciare che i nostri figli, che sono il nostro futuro, frequentino luoghi insani e poco sicuri”.

Intanto la protezione civile ha reso noto i dati relativi alla sicurezza degli edifici scolastici italiani, delineando una situazione a dir poco sconcertante. Un istituto su due, infatti è potenzialmente a rischio: su 42.000 scuole pubbliche, 22.800 non sono a norma. Si tratta soprattutto di edifici progettati senza tenere conto dei criteri antisismici in zone dove, però, i terremoti sono frequenti.

L’elenco delle scuole più pericolose, dicono alla Protezione civile, si sta definendo in questi giorni, ma non sarà  reso noto per evitare di creare allarmismo. Il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha promesso di intervenire subito sulle 100 scuole più pericolose. “Sono ministro da sei mesi e avverto tutta la responsabilità e il dovere morale, prima che politico di adoperarmi al massimo perché episodi come quelli di Rivoli non accadano più”, ha detto.

Ma quanto costerebbe rimettere in sesto tutti gli edifici? “Secondo i nostri calcoli ci vogliono 4 miliardi di euro”, ha spiegato il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso.

“Dal 2002 a oggi sono state censite 3.000 scuole sulle 57mila italiane (a quelle pubbliche vanno aggiunte le 15mila private) – ha detto –  e gran parte di quelle 3.000 scuole sono a norma solo per il 30-40 % dello standard previsto dalla legge. Dovremmo poter intervenire in tempi brevi su almeno 15mila scuole per metterle in sicurezza”.

Ma quello di Rivoli non costituisce un episodio isolato. Oltre ai casi legati alla sicurezza degli edifici sono molti anche gli incidenti che accadono all’interno delle scuole. Gli ultimi dati relativi agli infortuni denunciati all’INAIL per le scuole pubbliche e private parlano, infatti, per l’anno 2007, di 12.912 incidenti per gli insegnanti e di 90.478 per gli studenti. La Lombardia è la  regione in cui accade il maggior numero di infortuni nelle scuole, con 1.692 casi nel 2007. In Piemonte invece, nell’anno precedente, gli infortuni denunciati sono stati 940 in totale, 161 hanno riguardato gli uomini e 779 le donne.

E proprio per aumentare il livello di salute e sicurezza nelle scuole nella Finanziaria del 2007, l’INAIL ha stabilito un piano di interventi per il triennio 2007-2009, d’intesa con i ministeri del Lavoro e della Pubblica istruzione, e con gli Enti locali. Obiettivo dell’intesa è la promozione e il finanziamento di progetti volti al miglioramento delle condizioni degli istituti scolastici secondari di primo grado e superiori. In totale sono stati stanziati 100 milioni di euro, (30milioni circa per ogni anno). La distribuzione delle risorse è stata regolata attraverso un bando pubblico.